Paolo Voltan - Hinault, Moser, Saronni. Il ciclismo negli anni '70 e '80

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Paolo Voltan - Hinault, Moser, Saronni. Il ciclismo negli anni '70 e '80
Dettagli del prodotto

Titolo Hinault, Moser, Saronni. Il ciclismo negli anni '70 e '80
Autore Paolo Voltan
Editore Piazza
Pagine 254
Copertina Flessibile
Formato 14x21
Anno 2017

Collana I sorrisi del leone - 29
Bernard Hinault è stato il campione più grande tra gli anni Settanta e Ottanta, anzi, uno dei più grandi in assoluto. Egli è stato il “leone” del suo periodo storico. Quando programmava un traguardo, per gli altri la corsa era soltanto per un piazzamento. Come successo nel Mondiale del 1980, quando si rivelò in tutto il suo splendore, quasi come un altro Coppi o un altro Merckx. Nei suoi anni, gli italiani più forti sono stati Francesco Moser e Giuseppe Saronni. La loro rivalità è stata positiva per gli appassionati del Bel Paese, seppur non paragonabile a quella inarrivabile intercorsa tra Bartali e Coppi. Le vittorie ottenute dai due campioni italiani sono state molte, ma ciò non esime l’autore Paolo Voltan da una valutazione generale secondo cui, in più occasioni, siano stati favoriti da percorsi addolciti e come al Tour de France si siano allineati una sola volta.

Nel far ciò, l’autore si distanzia non poco da altri storici del ciclismo. Ma Voltan ci accompagna per mano in questo straordinario ventennio sportivo alla riscoperta di campioni e aneddoti. Ad esempio sul Tour. Essa era e resta la corsa più fascinosa e più desiderata. Si pensi a Joop Zoetemelk, finalmente vincitore nel 1980, dopo molti piazzamenti. O a Laurent Fignon, primattore nel 1983 e nel 1984. O a Greg Lemond, impostosi in ben tre edizioni, o a Stephen Roche, capace nel 1987 della favolosa tripletta – Giro, Tour, Mondiale –, ottenuta grazie anche ad un “tradimento” nei confronti dell’incostante Roberto Visentini, un ciclista più volte tradito anche dai suoi stessi dubbi ed incertezze, un po’ come capitato a Gibì Baronchelli. Meno dubbioso e, invece, sempre lesto e scaltro è stato Moreno Argentin, bravo nelle corse di un giorno. A Giovanni Battaglin, buon interprete delle corse a tappe, sono invece spesso mancate fortuna e salute.

Prefazione di Giovanni Battaglin